
La storia dei Torcielli
I Torcielli Pastalive™ sono un formato di pasta semintegrale di grano duro toscano, con il suo germe di grano per sentire tutti i profumi e degustare tutti i sapori della terra toscana.
L’uccello che ci va perde la penna
Io c’ho perduto una persona cara.
Sia maledetta Maremma Maremma
sia maledetta Maremma e chi l’ama.
Sempre mi piange il cor quando ci vai
Perché ho timore che non torni mai»
(Maremma amara, Canzone popolare toscana)
Era la prima metà dell’800 e la maremma era terra di malaria e di briganti.
La paura di prendere la malaria era alta, non c’erano cure e le probabilità di morte erano elevatissime.
La malattia colpì il paladino della bonifica della maremma, Leopoldo II di Lorena, durante un sopralluogo per valutare il modo migliore d’intervento, quasi come monito a coloro che pensavano fosse una passeggiata.
Uno dei momenti più critici era proprio l’estate. Il grano doveva essere raccolto. Per mietere velocemente si cercava di coinvolgere più persone possibile. Molte braccia venivano reclutate anche nelle colline vicine. Le donne cantavano “Maremma amara”, vivendo con ansia Giugno e Luglio, i mesi durante i quali gli uomini dalle provincie di Siena e Pisa affrontavano il pericolo delle zanzare della palude maremmana. Qualcuno non tornava o portava con se i sintomi della malattia.
L’imperativo era rimanere il meno tempo possibile nelle aree a rischio soprattutto al tramonto. Il grano doveva essere raccolto e si iniziava all’alba per terminare al buio. Occorreva fare le cose bene ma molto velocemente. Il buon mietitore si riconosceva per tre particolari che gli garantivano la sopravvivenza: la sua esperienza nel prendere un mucchio consistente di piante di grano, la falce sempre affilata che potesse tagliare con un sol colpo ed un buon “Torciello”.
Questo era un laccio fatto con gli steli del grano stesso con cui il mietitore legava il grano che tagliava. Doveva essere robusto per non aprirsi e spargere le piante tagliate sul terreno, ma molto maneggevole per poter essere manovrato facilmente e velocemente.
E se era facile avere una falce sempre affilata non era altrettanto facile costruire buoni torcielli.
Da un buon “Torciello” si riconosceva un buon mietitore.
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